Enoturismo, verso l’istituzione del primo elenco degli operatori regionali

La Puglia è pronta a dotarsi del primo elenco regionale degli operatori che svolgono attività enoturistica. Si tratta di un ulteriore passo per il settore del vino pugliese, insieme al quale la Regione Puglia ha inteso condividere proposte di emendamenti alla legge regionale, approvata in Consiglio lo scorso luglio, disciplinante l’enoturismo in Puglia.

E’ un primo traguardo decisamente condiviso che ci ha consentito di superare le preoccupazioni manifestate dal mondo dell’associazionismo e di rappresentanza del settore del vino”, ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine dell’incontro di ieri convocato per condividere, con le associazioni di categoria agricole e di promozione e tutela del vino pugliese, le proposte di modifica alla legge regionale enoturistica. Alla riunione, tenutasi nella sede dell’Assessorato regionale, ha preso parte, altresì,  il presidente della IV Commissione del Consiglio regionale, Francesco Paolicelli.

 “Abbiamo proposto, con il parere positivo dei nostri operatori – ha sottolineato Pentassuglia – alcuni emendamenti a una legge così importante per l’economia della nostra regione e che vanno nella direzione della chiarezza e della semplificazione. Abbiamo difatti definito nel modo più chiaro e corretto quali sono gli operatori autorizzati all’attività enoturistica, esperti in marketing del vino e in ricettività enoturistica. E, in tema di alleggerimento delle procedure, abbiamo proposto che la domanda di iscrizione nell’elenco regionale degli operatori enoturistici debba essere indirizzata solo ed esclusivamente al comune di riferimento, che provvederà a inviare copia ai nostri Uffici regionali una volta accertati i requisiti previsti dalla norma e condizione necessaria per l’inizio dell’attività. Sarà, poi, la Regione la responsabile della tenuta dell’elenco degli operatori autorizzati per legge all’esercizio di attività enoturistiche, quali visite guidate ai vigneti, alle cantine, nei luoghi di produzione e vinificazione. La legge tutela e valorizza un comparto che grazie alla diversificazione dell’attività enologica sviluppa e fa crescere agricoltura e turismo. Per questo motivo vogliamo ci sia piena condivisione di obiettivi e intenti tra istruzioni e operatori per dare sostegno e impulso a un settore in continua crescita”.