22 Luglio 1943: Foggia non dimentica. Il Museo della Memoria apre alle visite, in ricordo delle vittime dei bombardamenti

Oggi l’anniversario dei bombardamenti del 1943 su Foggia ed il ricordo della tragedia più grande che la città abbia mai conosciuto. Furono totalmente 20298 le vittime dei bombardamenti sulla città, avvenuti per mano delle forze alleate, durante il secondo conflitto mondiale.

7643 i morti del 22 luglio, un numero di vittime secondo solo a quello del 19 agosto, quando a morire ne furono ben 9581, 13 giorni in cui – da maggio a settembre – la città di Foggia, oggi Medaglia d’Oro al Valor Civile e Militare, conobbe il suo momento più buio ed atroce.

Una data indimenticata per la città che verrà celebrata, come ogni anno, dal Comitato del Museo della Memoria di Foggia, nato circa 9 anni fa “per sensibilizzare la cittadinanza, riannodando i fili della memoria legati ad un evento tragico che ha profondamente segnato la storia della comunità, come spiega il suo fondatore Alberto Mangano, in una recente intervista rilasciata ai colleghi di Foggia Reporter (ndr Una storia della storia: il Museo della Memoria del ‘43 di Foggia).

Alberto Mangano

Un luogo simbolo per la città, realizzato anche per mano di altri volontari che hanno dedicato tempo e dedizione per la costruzione minuziosa del museo che raccoglie molti cimeli del passato, tra cui: video inediti, oggetti rari, giornali dell’epoca. Ubicato sotto il colonnato della Villa comunale di Foggia, in piazza Cavour, è luogo silenzioso ed intimo che custodisce con cura i ricordi ed ogni traccia di quei drammatici giorni.

Il Museo della Memoria – Manganofoggia.it

Un dolore muto ed un ricordo che non deve sopire ma che deve rammentarci sempre l’atrocità della guerra a cui segue solo morte e miseria. Perché la pace resti valore supremo, insieme alla democrazia, da difendere e tramandare per garantirla alle nuove generazioni.

Oggi il Museo della Memoria sarà aperto al pubblico per le visite

(Orari 10:30-12:30; 18:00-20:00)

Di seguito il video realizzato dal Comitato, che ringraziamo.