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CONVEGNO SACRO CUORE – YouTube
La valenza della scuola, l’evasione scolastica, la povertà minorile e l’importanza del benessere dei più piccoli all’interno dell’apparato sociale: sono queste le priorità al centro dell’impegno dei Salesiani che venerdì scorso hanno inaugurato “Casa Giò”, una nuova Casa Famiglia per minori, dove sono presenti i Salesiani della Parrocchia, dell’oratorio e dell’associazione “Sacro Cuore”, nel quartiere Candelaro di Foggia.
Un appuntamento di grande valore sociale che ha visto la presenza dell’Arcivescovo della Diocesi di Foggia – Bovino, Mons. Vincenzo Pelvi, dell’assessore regionale al Welfare Rosa Barone, del vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, della dirigente alle politiche sociali ed abitative del Comune di Foggia Silvana Salvemini, di Pino Tucci del Centro giustizia minorile di Foggia, di Siria Pedone per il CROAS Puglia, di Giuseppe Centomani, dirigente CGM Puglia e Basilicata, di Don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale APS, di Andrea Farina docente di Legislazione minorile all’UPS e responsabile dell’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei minori e di Don Angelo Santorsola, superiore dell’Ispettoria Meridionale dei Salesiani.
Giò, come amava firmarsi il fondatore dei salesiani Giovanni Bosco, a cui è ispirata la loro opera, sta anche come casa dei giovani, una Comunità che accoglierà in maniera residenziale dieci adolescenti feriti dai vissuti familiari, ragazzi che hanno bisogno di un recupero educativo, ma anche ragazzi stranieri non accompagnati. La presenza della Comunità è stata anche occasione per il territorio di confronto su proposte sociali e culturali. Un presidio ulteriore di legalità in cui in occasione della inaugurazione vi è stato un colto e profondo confronto sui temi della povertà educativa minorile.
Ad aprire i lavori, sapientemente moderati dal giornalista e scrittore Filippo Santigliano, Monsignor Pelvi che ha ricordato la figura di Don Giovanni Bosco e ha rimarcato la necessità di accendere le attenzioni sulla scuola e sui minori, specie alla luce delle ultime classifiche de “Il Sole 24 ore”, che consegnano a Foggia l’ultimo posto per benessere dei bambini.
“Il Cuore Salesiano di Napoli ha il cuore di Don Bosco”, ha spiegato S.E. Mons. Pelvi “ la mia esperienza di Prete e di Vescovo ausiliare di Napoli mi ha portato a scoprire la bellezza della spiritualità di Don Bosco. In questi giorni alcune statistiche ci invitano a guardare alla scuola e alla famiglia come riferimenti costituibili per colmare un vuoto educativo che tutti conosciamo. Dobbiamo cambiare la qualità della scuola che sembra veramente trascurata. Facendo un bilancio possiamo dire che, fra noi, sono le famiglie più indigenti ad essere state maggiormente penalizzate dalla pandemia.
I giovani possiedono, pur con tanta stanchezza”, ha ricordato Pelvi, “risorse per progettare oltre le difficoltà. Gli adolescenti sono quelli che fanno più fatica in questo periodo storico ed anche quelli un po’ più dimenticati. Nell’età dell’adolescenza si sente l’urgenza di aprirsi all’altro, tuttavia la pandemia li ha costretti a stare chiusi in casa, sottraendo loro un pezzo di vita”.
Di qui la necessità di far sentire forte il sostegno della scuola e della società. Per Pelvi anche la chiesa deve fare la sua parte, mettendo a disposizione nuove strutture per far stare insieme i più giovani con finalità educative e di crescita collettiva. “Perché con gli adolescenti bisogna prevenire e non intervenire ed il metodo di Don Bosco è sicuramente vincente. Questo è il vaccino educativo. Diamo loro ascolto e spazio per esprimersi perché noi abbiamo a cuore i nostri ragazzi.
“L’augurio – ha chiuso Pelvi: “È che questa casa garantisca 3 diritti fondamentali. Ai ragazzi: di amare la formazione; alle famiglie: di esercitare la responsabilità educativa; agli educatori: di dare l’esempio senza discriminazione economica alcuna.”
IL VIDEO E LE IMMAGINI DELLA GIORNATA: