Monti dauni da favola – Le motivazioni che hanno premiato 7 borghi della Daunia Bandiera Arancione

Appena diffusa la classifica con le 262 località italiane cui sono state assegnate le Bandiere Arancioni 2021.

Luoghi che per il Touring Club Italia rappresentano le eccellenze che hanno superato un’approfondita e attenta selezione caratterizzata da turismo lento, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti. Con le recenti nuove assegnazioni, in Italia il Piemonte diventa la regione più “arancione” dello Stivale con 40 bandiere, seguita sul podio da Toscana (38) e Marche (23). Anche la Puglia può vantare il suo primato con ben 12 località turistiche presenti nel tacco dello stivale.

In Capitanata, a salire sul podio sono stati i Monti dauni, premiati con 7 borghi che si confermano anche quest’anno luoghi che hanno assunto una nuova centralità, non solo nelle politiche di sviluppo ma anche nelle scelte di viaggio degli italiani.

Pietramontecorvino, Alberona, Troia, Orsara di Puglia, Bovino, Sant’Agata di Puglia e Rocchetta Sant’Antonio sono i luoghi scelti per la nuova classifica 2021 del Touring Club Italia, territori che tra storia, arte, paesaggi e specialità enogastronomiche permettono di scoprire paesaggi e scenari di rara bellezza.

Le bandiere arancioni 2021

Storia del Borgo e motivazioni del premio:

PIETRAMONTECORVINO

Circondata dalle montagne della Daunia, l’abitato di origine medievale di Pietramontecorvino si trova in un territorio per metà pianeggiante e variamente coltivato e per metà collinoso. Il panorama è dominato dall’imponente Torre normanna del XIII sec., recentemente restaurata e composta da un poderoso torrione quadrangolare merlato alto quasi 40 metri. Il Palazzo ducale, che si collega alla torre mediante una muraglia in pietrame anch’essa molto elevata, si sviluppa su tre piani; all’interno da visitare il Salone di rappresentanza, i due cortili di diversa grandezza e il giardino pensile. Il sottostante nucleo storico, con una struttura a lisca di pesce, sembra quasi inerpicarsi per i fianchi della collina: è il quartiere detto della Terravecchia, che si caratterizza per le viuzze strette e contorte chiuse spesso da costruzioni a “meniali”, con funzioni di difesa. Importante la Chiesa Madre, sia per il portale e il loggiato esterni sia per le pitture e gli altari interni. A 5 km dal nucleo storico, si trova il sito archeologico di Montecorvino, a testimonianza dell’originaria sede dell’abitato, raso al suolo nel XII sec. Caratteristiche del tessuto produttivo della località sono le botteghe artigiane di lavorazione del ferro battuto e di restauro di mobili d’epoca.

MOTIVAZIONE

“Questa località si distingue per la presenza del Palazzo Ducale e della Torre Normanna, importanti elementi di interesse storico-culturale, e per l’armonia architettonica del centro storico, che ha mantenuto intatto l’originale assetto urbanistico. Da segnlare inoltre la presenza di una buona rete sentieristica e cicloturistica.”

ALBERONA

Borgo dalle origini medievali, Alberona è definito anche “paese dell’acqua”, per la ricchezza di sorgenti nei dintorni. Il nome della località deriva dalla leggenda secondo cui alcune famiglie calabresi avrebbero trovato riparo nel cavo di un enorme albero, da qui appunto Alberona. Dalle mura della città si gode di un’ampia vista panoramica su tutto il Tavoliere fino al promontorio del Gargano, le Isole Tremiti e il mare di Manfredonia. All’ingresso del borgo si trova la Fontana Muta, così chiamata in quanto lo scroscio dell’acqua si sente solo avvicinandosi. Da vedere anche la Chiesa di S. Rocco, la Chiesa Madre e la Torre del Gran Priore. La località, tra le più suggestive e apprezzate della zona, si distingue per il ricco calendario di appuntamenti ed eventi che rimandano a tradizioni locali. Da assaggiare la pasta fatta a mano, i formaggi e i salumi tipici.

MOTIVAZIONE

“Questa località si caratterizza per la varietà degli elementi di interesse storico-culturale e naturalistico presenti. Da segnalare la ricca offerta di eventi ed appuntamenti lungo tutto il corso dell’anno, molti dei quali legati alle antiche tradizioni locali.”

BOVINO

Su un’altura che domina la valle del torrente Cervaro, in una posizione strategica per i collegamenti tra la Puglia e Benevento, sorgeva la romana Vibinum, oggi nota come Bovino. Il borgo venne fortificato nel Medioevo, come dimostrano i resti delle mura, le torri e il castello ducale. Varcato l’ingresso del castello si passa accanto all’imponente torre cilindrica normanna e si accede al suggestivo cortile interno. Nel borgo si contano ben ottocento portali in pietra, opera di scalpellini locali, e sette chiese che hanno regalato a Bovino il titolo di “Urbino del Sud”. Ed è bello perdersi nella trama di stretti vicoli che costituisce il centro storico, che che dona un fascino segreto a questo antico borgo, ricco di arte e cultura, in equilibrio tra passato e futuro.

MOTIVAZIONE

“Questa località si caratterizza per il valore e la varietà degli elementi di interesse storico-culturali e per l’omogeneità dell’abitato, all’interno del quale sono presenti strutture ricettive ben integrate nell’atmosfera tipica ed accogliente del borgo”.

SANT’AGATA DI PUGLIA

Il Comune di Sant’Agata di Puglia si riconosce subito per la personalissima conformazione dell’abitato che, dominato dall’imponente castello in stile romanico, si srotola lungo il versante della collina seguendone i contorni. Viene chiamata “la loggia delle Puglie” per il panorama che si gode dalla cima del castello, residenza tra gli altri di Federico II. Tutto il paese è un unico nucleo storico ben curato, con case di pietra e portali adorni di stemmi gentilizi, che costituiscono il Parco Urbano delle Opere in Pietra sviluppato attraverso i vicoli della cittadina. L’area circostante il paese è ricoperta da una ricca vegetazione con la presenza di alcuni siti di interesse archeologico. Inoltre, nelle tante botteghe di prodotti tradizionali agroalimentari e di artigianato locale è possibile fare shopping per portarsi a casa un ricordo autentico della vacanza.

MOTIVAZIONE

“Questa località si distingue per l’armonia e l’omogeneità architettonica del centro storico, ottimamente conservato. Durante tutto l’anno si segnala un ricco calendario di eventi, adeguatamente promossi da un ottimo servizio di informazioni turistiche, in cui spicca il ruolo svolto dal sito web, ricco di contenuti e orientato al turista.”

TROIA

Cittadina dall’illustre passato, crocevia di culture e spartiacque tra il Sacro Romano Impero d’Oriente e quello d’Occidente, Troia si affaccia sul Tavoliere sulle prime alture dei Monti Dauni. Il centro storico del borgo, da visitare a piedi, ha un impianto tipicamente medievale, con il corso Regina Margherita come direttrice principale sulla quale si affacciano molti edifici di valore e dal quale partono numerose stradine laterali. Da segnalare la cattedrale romanica e in particolare il rosone scandito da 11 colonnine che decora la facciata principale. A lato della cattedrale, nel Museo che ne raccoglie il tesoro si trovano 3 Exultet, antichi rotoli di pergamena avvolti intorno ad un asse di legno presenti solo in 32 esemplari al mondo. Un consiglio: non lasciate la località senza aver degustato il tipico vino DOC Nero di Troia, di color rosso rubino e corposo, servito nelle enoteche, nei bar e nei ristoranti del paese.

MOTIVAZIONE

“Questa località si caratterizza per la presenza di un grande elemento di interesse storico-culturale, quale è la Cattedrale, e per la varietà e qualità degli altri attrattori presenti. Il centro storico è vivace e si distingue per i numerosi punti vendita e di degustazione di prodotti tipici, tutti ben valorizzati da un efficiente servizio di informazioni turistiche, in cui spicca il ruolo del punto informativo, situato in ottima posizione e ricco di materiali.”

ROCCHETTA SANT’ANTONIO

Di origini antichissime, il borgo è caratterizzato dal cinquecentesco castello D’Aquino di forma poligonale, interessante esempio di architettura rinascimentale impreziosito dalla torre ogivale, simile alla prua di una nave, probabilmente realizzata su disegno di Francesco Di Giorgio Martini.  Quasi in un gioco prospettico, nel centro storico si alternano diversi palazzi medievali, rinascimentali e piccole casette creando un’atmosfera tipica e armoniosa che ricorda la fondazione normanna nella parte alta del centro cittadino e quella medievale lungo le vie che conducono al castello.  Degna di nota la chiesa Matrice del paese, intitolata inizialmente a S. Antonio Abate e oggi dedicata all’Assunzione della Beata Vergine Maria, eretta tra il 1754 e il 1768. Al suo interno i maestosi altari del Cimafonte e diverse tele e opere d’arte tra cui la cinquecentesca Madonna del cardellino del Giaquinto. Particolarmente suggestivo il campanile, con torre ottagonale coronata da una cupolina cuspidata maiolicata. Rimandi alla forte impronta religiosa del borgo si ritrovano nelle chiese della Maddalena, di Santa Maria delle Grazie  e San Giuseppe e in occasione della festa di S. Antonio Abate e dei copatroni, San Rocco e la Madonna del Pozzo. Il borgo è noto inoltre per le sue numerose fontane e, in particolare, per quella di Pescarella dalla quale sgorga un’acqua dal sapore dolciastro e dagli effetti benefici.

MOTIVAZIONE

“Questa località, immersa in un contesto naturalistico di grande bellezza, si distingue per il suo centro storico caratteristico e ricco di elementi di grande interesse, tutti adeguatamente indicati da un ottimo servizio di segnaletica, che accompagna il visitatore alla scoperta delle ricchezze del borgo“.

ORSARA DI PUGLIA

Situata alle pendici dei monti del pre-Appennino Dauno, nella piana di Capitanata, Orsara di Puglia vanta un’antica storia, testimoniata ancora oggi dall’impianto urbanistico del centro storico, che, con stradine storte e strette, risale armonicamente la dorsale. Su un alto dirupo, da cui si gode un vasto panorama sul territorio circostante, sorge il Complesso abbaziale, composto dalla chiesa di San Pellegrino, di origine medievale, dalla grotta di San Michele Arcangelo, meta di pellegrinaggio, e dalla chiesa di Santa Maria Annunziata, esempio di architettura bizantina dell’XI sec. Nello slargo dove sorge il Complesso, sede a luglio dell’importante rassegna musicale Orsara Jazz, si trova il vasto Palazzo baronale, con un notevole torrione in pietra con monofore centinate, sede nel XIII sec. dei Cavalieri di Calatrava provenienti dalla Spagna e poi della famiglia feudataria dei Guevara che rimase a lungo nel paese. Risalendo per i vicoli del centro storico, si arriva alla Parrocchiale di San Nicola di Bari, che conserva importanti opere, tra cui un notevole crocifisso scolpito in pietra e dipinto del XV sec.

MOTIVAZIONI

“Questa località si distingue per la varietà degli elementi di interesse storico-culturali presenti e per la presenza, all’interno del territorio comunale, di una buona rete sentieristica. Da segnalare un ricco calendario di eventi e manifestazioni lungo tutto il corso dell’anno, durante i quali è possibili gustare gli ottimi prodotti agroalimentari tipici, ben valorizzati da un ottimo servizio di informazioni turistiche.”