Brunetta: “Al Concorso per il Sud qualcosa è andato storto”

Il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, nel suo intervento alla tavola rotonda “Investire sul futuro: l’Italia alla sfida del Next Generation Eu” organizzata dalla 24Ore Business School, ha ammesso che il Concorso per il Sud che si è svolto nel mese di giugno, non ha dato i risultati sperati. Gli assunti sono stati solo 821 a fronte di 2.800 profili ricercati «Abbiamo cambiato il modo di fare i concorsi, non sempre però la risposta sembra essere pari alle attese», ha dichiarato il Ministro Brunetta, che tradotto dal politichese, equivale a riconoscere il totale flop della iniziativa.

Mitico Channel si era già occupato della vicenda, (l’articolo già pubblicato è consultabile qui) che aveva visto presentarsi alle selezioni previste per il 9 e 11 giugno scorsi, un numero di partecipanti inferiore alle previsioni – meno 65% in media e meno 50% in alcune regioni – rispetto al numero di iscritti al concorso entrati nella graduatoria stilata dal Ministero sulla base della esperienza professionale già maturata e dei titoli dei candidati che avevano presentato domanda di partecipazione.

Le defezioni registrate nei giorni di esame avevano reso necessario “nella assoluta necessità di garantire l’interesse pubblico di vedere ricoperte tutte le 2.800 posizioni ricercate”, indire una nuova prova di esame per il 22 giugno allargando la partecipazione  “…agli oltre 70.000 laureati che avevano già fatto domanda di partecipazione…” ma che per titoli non erano entrati in graduatoria.

Nonostante la nuova prova di esame prevista e l’allargamento del numero dei potenziali partecipanti, pochi si sono presentati anche alla nuova convocazione e gli assunti, alla fine, sono stati solo 821.

«Forse abbiamo sbagliato qualcosa perché il contratto a termine, forse, non è così appetibile, un salario medio basso non è così appetibile per cercare delle skills specialistiche e il gioco è complicato», ha aggiunto Brunetta, commentando con molti “forse” di circostanza, quanto accaduto.

Più diretta e critica è stata invece la Ministra per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, già Ministro per la Pubblica Amministrazione nel precedente Governo Conte da cui era partito l’input per il Concorso per il Sud, che a Open ha dichiarato: «Il diavolo sta nei dettagli del bando, non certo nella norma. Prevedere in norma l’assunzione di figure che abbiano professionalità specifiche che possano essere valutate in fase avanzata e porle come sbarramento in accesso, è limitante per chi è neo laureato e vede nella pubblica amministrazione non solo un posto fisso ma anche una prospettiva di esperienza utile per il proprio futuro».

Il vero problema del Concorso per il Sud, come già scritto da Mitico Channel è che ai candidati con un profilo professionale decisamente importante, veniva proposto un contratto a termine (di 3 anni), con uno stipendio di 1.400 euro al mese e senza alcuna prospettiva certa per il futuro.

A queste condizioni era ragionevole prevedere il flop che si è effettivamente registrato.

1.400 euro al mese proposti ai nostri futuri funzionari statali, laureati e con esperienza già maturata,  sono uno stipendio inferiore ai salari minimi di alcuni Paesi Europei che si attestano oltre i 1500 euro al mese: Francia (1555), Germania (1614), Belgio (1626), Olanda (1685), Irlanda (1724) e Lussemburgo (2202), come indicato nel rapporto Eurostat qui consultabile.

L’impressione è che con questo Concorso per il Sud il Ministero per la Pubblica Amministrazione abbia cercato di organizzare le nozze con i fichi secchi, ma si sa, per organizzare i matrimoni al Sud, e non solo al Sud, non si deve badare a spese.

2 commenti

  1. Sono un ingegnere che si occupa di progetti per la PA da venti anni … Quando ho letto il bando ho intutito il futuro flop. Se lo Stato si comporta esattamente come il peggiore Datore di Lavoro, come pensiamo di progredire? Nella distribuzione delle spese appariva sproporzionato il costo di gestione della procedura con i fondi impiegati per i compensi ai neo-assunti . Quale impresa decide di impiegare tutti quei fondi per pagare le società di recruitment per un assunzione massiccia? Quella cifre sarebbero giuistificate per le assunzioni dei vertici o quanto meno dei dirigenti .

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