Al via la trebbiatura, Coldiretti Puglia: calo della produzione ma ottima qualità.

E’ in pieno svolgimento la raccolta del grano. 360 mila ettari coltivati in Puglia, si prevede un calo della produzione ma il grano duro sarà di qualità eccellente.

La trebbiatura del grano è in pieno svolgimento e la produzione 2021 è stimata da Coldiretti Puglia in calo del 45%a causa del clima pazzo con le gelate prima e la siccità dopo, che ha dimezzato le rese fino a 12 quintali per ettaro, mentre la qualità risulta eccellente“.

Il monitoraggio effettuato da Coldiretti Puglia prevede che nella provincia di Bari il calo della produzione raggiungerà il 60%, mentre a Foggia la situazione si presenta molto variegata tra zone irrigue e non irrigue, dove comunque hanno inciso gelate e siccità e si stima una diminuzione fino al 35% della produzione di grano duro. 

A colpire i campi regionali non sono solo i cambiamenti climatici, ma anche l’allarme incendi. “In provincia di Foggia – spiega Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia – i nostri agricoltori stanno trebbiando con grande lena per evitare il rischio fiamme che è sempre in agguato. Se di originare naturale, dolosa o per mano di piromani, dal 20 maggio al 20 giugno sono state 70 le chiamate d’intervento ai vigili del fuoco per spegnare gli incendi in campagna“. 

Abbiamo chiesto una impressione sulla campagna cerealicola appena iniziata a un importante operatore del settore, Giannicola Caione, tra i principali produttori foggiani di grano e presidente di Con.Cer, organizzazione che riunisce numerose aziende e cooperative cerealicole di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Campania.

A fronte di un’ottima qualità avremo, un calo di almeno il 30% della produzione, con una elevata percentuale di chicchi striminziti dovuta all’eccessivo caldo che abbiamo avuto ad aprile” ci ha confermato Caione. “Io sono convinto che a livello mondiale il migliore grano duro viene prodotto qui a Foggia e anche quest’anno confermeremo questo altissimo standard qualitativo

Giannicola Caione presidente Con.Cer

Ottima qualità e numeri importanti che rafforzano la richiesta più volte avanzata in questi anni di collocare proprio a Foggia la sede della C.U.N (Commissione Unica Nazionale) del grano duro. “Inoltre – ha ricordato Caione – l’importanza di Foggia nel panorama internazionale del mercato del grano è confermato dalla Borsa Merci della locale Camera di Commercio le cui quotazioni sono seguite in Grecia e in tutto il bacino del Mediterraneo. Stiamo ottenendo ottimi risultati sulla correttezza del prezzo

Il Tavoliere delle Puglie è da sempre considerato il “granaio d’Italia” e i dati 2020 ci raccontano che in Puglia si è prodotto il 35% della produzione nazionale di grano duro con 9,5 milioni di quintali raccolti e la sola provincia di Foggia ne ha prodotti ben 7.125.000 quintali (il 75% della produzione regionale) su una superficie di 240.000 ettari e con una resa media, per ettaro, di 29,68 quintali. 

Il mercato del grano è fortemente influenzato dalla concorrenza sleale delle importazioni – ricorda la Coldiretti Puglia – che con l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) nel 2020 sono aumentate in Italia del 70% rispetto all’anno precedente per un totale di circa 1,7 miliardi di chili ma il problema – conclude la Coldiretti – riguarda anche fagioli, lenticchie e ceci provenienti soprattutto da Paesi come gli Stati Uniti e il Canada dove vengono fatti seccare con l’utilizzo del glifosato, erbicida più diffuso al mondo e da anni al centro di numerose polemiche circa la sua presunta cancerogenicità.