Covid – Contagi, variante indiana e vaccini, le ultimissime dalla Regione

Scende ancora la percentuale dei positivi al Covid in Puglia. L’ultimo dato aggiornato indica i numeri del rapporto contagi e tamponi più basso degli ultimi 180 giorni. La percentuale, infatti,  è dell’1,4% e, sebbene ci sia preoccupazione per la circolazione del focolaio riferibile alla variante indiana (Delta), migliora la situazione epidemiologica e quella negli ospedali.

L’aumento dei nuovi guariti continua ma siccome non è consistente gli attuali positivi decrescono più lentamente. Ieri su 7.650 tamponi sono stati rilevati 112 contagi: 17 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 nella provincia Bat, 27 in provincia di Foggia, 16 in provincia di Lecce, 42 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

3 i decessi registrati tra la provincia di Bari (2) e quella di Taranto (1). Dall’inizio della pandemia sono 6.595 le persone decedute e 234.937 i pazienti guariti, 391 in più rispetto a ieri. I casi attualmente positivi in Puglia sono circa 11mila ed i pazienti ricoverati scendono a 235 e 21 di loro sono in terapia intensiva.

La campagna dei vaccini intanto prosegue a grande ritmo raggiungendo i 3milioni di dosi somministrate ed oggi è prevista la consegna di circa 200mila dosi Pfizer e poco meno di 10mila Janssen.

Nella provincia di Foggia sale a 456.594 il numero delle somministrazioni dall’inizio della campagna vaccinale. Oltre la metà della popolazione vaccinabile ha ricevuto almeno una dose di vaccino, un quarto anche la seconda. Nel dettaglio: ha ricevuto la prima dose il 50,2% della popolazione ed 25% di questa ha concluso il ciclo vaccinale.

Il Presidente Michele Emiliano, nelle ultime dichiarazioni rilasciate, parla della variante indiana il cui focolaio si è sviluppato nel brindisino: “La variante indiana (o Delta) ci preoccupa seriamente. In Puglia, come in altre regioni, è stato sequenziato il ceppo. Dobbiamo lavorare per evitare che diventi prevalente e possa, quindi, scatenare un incremento dei contagi in autunno, in corrispondenza dell’apertura delle scuole”, ha concluso.