Playoff: questo è un gioco per grandi… sognatori

La parola d’ordine è sempre la stessa: stupire. È quello che continua a fare la Lega Pro 2020-21 ed in particolare la fase finale di un campionato senza sosta: i playoff. Un trittico di partite che hanno già consegnato protagonisti inaspettati e sconfitti d’eccellenza. Un andamento statistico ed emotivo persistente, puntuale anche nel primo turno della fase nazionale di questa stagione. Le gare andate in scena nella domenica pomeriggio, hanno evidenziato un concetto ben chiaro: nulla è scontato. Una definizione fin troppo comprensibile ma, allo stesso tempo, facilmente sottovalutata. I risultati scaturiti naturalmente, non chiamano in causa possibili errori di giudizio da parte dei protagonisti, anzi. Ancora una volta, è stata dimostrata la vera natura dei playoff. Un nuovo campionato in grado di mettere in discussione, le certezze di un’intera stagione. Un’arma a doppio taglio, con il potere di incidere i nomi delle sue protagoniste, nel legno duro di un finale tutto da scrivere. Ma intanto, le prime risposte sono arrivate. La vittoria della ProVercelli col Südtirol (2-1) e le sconfitte del Bari (1-0 con Feralpisalò) e dell’Avellino col Palermo (1-0), hanno delineato i primi contorni di un finale preannunciato: al cardiopalma. Una conseguenza che sbatte contro la logica delle statistiche e rispolvera il concetto di imprevedibilità. In tal senso, rimanendo nel girone C, lo scontro tra Palermo ed Avellino è un chiaro esempio. La vittoria dei rosanero ha superato ogni comprensione dei numeri e ribaltato un risultato apparentemente scontato. Un dualismo che alla vigilia, ha lasciato poco spazio alla fantasia: settima contro terza, il miglior attacco del girone con 53 gol (secondo solo alla Ternana con 95) contro una delle sorprese di questi playoff. Numeri e logiche andati in frantumo, dopo il triplice fischio del Barbera. Finale ripetutosi anche in casa ProVercelli. I due gol rifilati al Südtirol hanno un significato particolare, soprattutto se inferti ad una delle difese meno battute dei tre gironi (29 gol subiti). Il risultato maturato, come quello del Palermo, lascia spazio a possibili capovolgimenti nella gara di ritorno, ma sottolineano ancor di più, un concetto ormai ridondante: nulla è scontato. Massima rappresentazione di tale concezione è sicuramente il pareggio tra Matelica e Renate (1-1). La squadra di Gianluca Colavitto continua a vivere un sogno, dopo la commovente vittoria contro il Cesena. Un viaggio iniziato un anno fa, con la prima promozione nel calcio professionistico e coronato da una corsa playoff tutt’altro che anonima. Insomma, in questi playoff la costante sembra essere una sola: la sorpresa.

Le uniche gare rimaste in linea con le anticipazioni, sono state Albinoleffe – Modena e Feralpisalò- Bari. Una vittoria più che attesa per i gialloblu ed una sconfitta indigesta per i biancorossi di Gaetano Auteri. I quali dopo la grande vittoria col Foggia, non sono riusciti a dar seguito alla confortante prestazione del San Nicola. Una sconfitta che rientra tra gli esiti di un dualismo quasi equilibrato, soprattutto se dovessimo far riferimento ai numeri stagionali delle due squadre. Ma questi playoff hanno dimostrato di andare oltre ogni ponderata considerazione. In attesa che un’altra sorpresa attizzi ancor di più, il fuoco di un finale di stagione già bollente.