Foggia, il cuore non basta

Finisce al San Nicola il campionato sorprendete del Foggia di Marchionni. Non è bastato il cuore dell’undici rossonero contro la squadra di Auteri scesa in campo determinata e concentrata come non mai, favorita anche dalle defezioni in difesa del Foggia che ha dovuto rinunciare a Del Prete e ha schierato in campo Gavazzi, rientrante dopo la positività al covid riadattando Salvi come difensore a destra. Al Bari è bastata solo mezz’ora per chiudere la partita con i gol di Marras (25′) e D’ursi (39′) di buona fattura ma favoriti da evidenti errori difensivi sulla fascia destra, quella dove i biancorossi hanno trovato, sin dall’inizio, maggiori spazi. Il doppio vantaggio ha evidentemente scosso i rossoneri che fino alla fine del primo tempo hanno stentato a trovare il bandolo della matassa.

Nel secondo tempo Marchionni corre ai ripari: entrano Galeotafiore e D’Andrea ed escono Morrone e Garofalo. salvi torna nel suo ruolo naturale di play e la squadra sembra tornare a crederci. Alla prima vera azione pericolosa il Foggia accorcia le distanze sull’asse Kalombo – Balde che smarca Di Jenno in area per il 2 a 1 (8′) che sembra riaprire i giochi. Adesso è il Foggia ad agire a favore di vento, mentre il Bari sembra subire il colpo arretrando prudentemente il baricentro. Ma non c’è il tempo di organizzarsi che D’Ursi all’undicesimo, con un gol dalla distanza ad effetto (favorito anche dal vento) mette la palla dove Fumagalli non può arrivare. Questo il gol che decide definitivamente il passaggio del turno, nonostante i rossoneri tentino in tutti i modi di recuperare il risultato fino alla fine andando più volte vicino al gol, in particolare con un tiro di Balde (fuori di poco) che avrebbe potuto riaccendere il lumicino della speranza.

Dispiace uscire così dai play-off , soprattutto in un derby così sentito dalla piazza ma, se si pensa alle prospettive di inizio campionato, essere arrivati al secondo turno dei play-off, considerando le tante defezioni per infortunio e covid patite soprattutto a fine stagione, non si può che lodare l’impegno profuso da questa formazione durante tutto il campionato.

Archiviato malinconicamente il derby adesso è il momento della programmazione. Un nuovo campionato è alle porte e tutta la tifoseria chiede a gran voce che sia allestita una compagine all’altezza del blasone e della desiderata del popolo rossonero che, presumibilmente, dopo più di un anno tornerà ad incitare da vicino i propri beniamini tornando a ridare calore e colore ad un calcio che ai tempi della pandemia è sembrato forse solo la parodia dello “sport più bello del mondo”.