Ormai ci siamo, ancora qualche ora e conosceremo il prossimo futuro del Calcio Foggia 1920. Lo scontro diretto per i playoff contro il Catania, racchiude gli sforzi di una stagione lunga e difficile. Il cui risultato ha portato Marco Marchionni ed i suoi ragazzi, ad una sfida storica, lontana nel tempo e non così scontata nell’esito finale. La sconfitta dell’andata (2-1), si nasconde tra i ricordi più recenti, dell’ultimo turno di campionato. Un 2-2 che ha fatto a pugni con soddisfazioni ed amarezze, ma che non può far dimenticare, il passato agrodolce con la squadra siciliana. Infatti all’ombra del Massimino, la truppa rossonera non è mai riuscita a vincere in campionato, in tutta la sua lunga e gloriosa storia. L’unica eccezione è datata 26 marzo 2017: successo determinato dall’autorete di Drausio al 49’. Erano i satanelli di Giovanni Stroppa, che alla fine di quella stagione saliranno in serie B. Una magra consolazione, che non lascia tranquilli i tifosi rossoneri. I quali ora si apprestano a vivere l’ennesima battaglia, su un campo che ha legato per sempre, la storia di questi due club. Il Massimino o forse malinconicamente è meglio dire il Cibali: lo “stadio dei ventimila”. Un teatro di mille battaglie e protagonisti, ma che ha vissuto la sua prima partita, proprio tra ACF Catania (Associazione Fascista Calcio Catania) e Foggia. Una gara di Serie C, in quel lontano 28 novembre del 1937. Anche in quell’occasione, i rossoneri uscirono con le ossa rotte. La partita terminò 1-0: gol di Pulzone al 33’.<