Carcere di Foggia, al danno la beffa: il personale resta senza un comandante.

Non finiscono i guai per il carcere di Foggia, al centro del dibattito delle ultime settimane per l’alto numero dei contagi che si è sviluppato tra detenuti e personale di polizia penitenziaria (ad oggi se ne contano circa 70). 

Una situazione al limite che ha messo in luce, ancora una volta, le irrisolte lacune strutturali ed organizzative in cui versa la Casa Circondariale di via delle Casermette, da poche ore persino priva di Comandante.

A farlo sapere il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria OSAPP, impegnato da anni sul fronte della emergenza carceri e che recentemente, con il Segretario Generale Aggiunto Pasquale Montesano, ha raccontato alla nostra redazione lo stato di grave disagio di tutto il personale del carcere di Foggia, sovraccaricato di lavoro, con lacune strutturali ed organizzative che pesano sui dipendenti della struttura, sottoposti ad estenuanti turni di lavoro per coprire la carenza di unità lavorative e la quasi totale assenza di educatori.

Al danno, da oggi, si aggiunge la beffa: da poche ore, infatti, anche il commissario pro-tempore Giuseppe Telesca, subentrato 11 mesi fa – con mandato di comando già provvisorio – ha dismesso il suo incarico.

Telesca era subentrato al Comandante effettivo Luca Massimo Di Mola, spiega il portavoce dell’OSAPP Michele Giorgio, “si attendeva che il Dipartimento indicasse un nuovo Comandante ma oggi, a distanza di oltre un anno, nulla è cambiato ed oggi ci troviamo a fare i conti con l’assenza di un posto di comando in una struttura che già vive dei gravissimi problemi organizzativi. Non è pensabile che non ci sia stata ancora alcuna risposta dai vertici per restituire al personale della struttura penitenziaria di Foggia una figura apicale della Polizia Penitenziaria. Una condizione di gravissima precarietà”, sottolinea ancora il Segretario Locale dell’Organizzazione Sindacale OSAPP, che ritiene indispensabile un intervento immediato dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.

La situazione è in crescente peggioramento e potrebbe implodere da un momento all’altro”, denuncia Michele Giorgio: “Il sistema penitenziario ha bisogno dell’ascolto delle istituzioni, non si può pensare di lasciare una struttura come quella di Foggia priva di un adeguato organico e dei ruoli apicali, struttura su cui già gravano pesantemente i problemi legati alla organizzazione, alla logistica, alla carenza di personale, si deve intervenire con urgenza!

Chiediamo con forza, a nome del Sindacato e di tutto il personale di Polizia Penitenziaria”, chiude Michele Giorgio dell’OSAPP, “che il Dipartimento intervenga e prenda quanto prima una decisione, tenendo conto delle peculiarità del territorio, caratterizzato da pesanti emergenze criminali e dinamiche delinquenziali che ruotano attorno al sistema carcerario.”