Benvenuti nella nuova terra dei fuochi.

“A San Severo un danno ambientale incalcolabile”.

Dopo i fatti allarmanti scoperti dalla guardia di finanza in agro di San Severo, dove sono state rinvenute 13.100 tonnellate di rifiuti speciali, con il sequestro di oltre 1milione e 600mila euro di beni, e che ha portato all’arresto di 6 persone, di cui 3 del foggiano (carcere per Roberto e Luca Marino, San Severo e domiciliari per Cesare Di Cesare,  Torremaggiore), accusati a vario titolo di smaltimento illecito di rifiuti messo in atto dalla articolata organizzazione criminale tra la Campania, la Puglia e l’Abruzzo torna prepotente in primo piano una delle più grandi emergenze che sta interessando il nostro territorio: lo sversamento dei rifiuti in capitanata.

Lo smaltimento illegale dei rifiuti è diventata una delle principali attività delle ecomafie che in Puglia fa registrare il 28,7% delle infrazioni accertate nel ciclo dei rifiuti sul totale nazionale, secondo i dati dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, sulla base degli accertamenti della magistratura, negli ultimi 20 anni in Puglia sono stati sversati, tombati o bruciati rifiuti di ogni genere.  Un dato confermato da Coldiretti Puglia che plaude all’attività delle forze dell’ordine, in riferimento al blitz dei militari della Guardia di Finanza di Foggia e i Carabinieri di Bari, con le indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari.

Inaccettabile che le aree rurali vengano utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, arrecando un danno ingente alla salute di tutti ed agli imprenditori agricoli, spesso chiamati a rimuoverli, se non riesce a dimostrare di non averli prodotti.  Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Nel 2015 la Regione Puglia ha pubblicato un bando a favore dei Comuni per sostenere le amministrazioni comunali nell’attività di smaltimento di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche, soprattutto in campagna. Sarebbe opportuno che ci fossero altri provvedimenti in tale direzione, perché gli agricoltori non possono restare sommersi dai rifiuti. Così come chiediamo che venga potenziato il controllo su territori assai vasti da parte della Polizia Municipale dei differenti Comuni dove il fenomeno è particolarmente allarmante”, conclude Muraglia.

Intanto continua la preoccupazione per il fenomeno sempre più crescente ed allarmante e che vede la capitanata salire i gradini di una delle classifiche più inquietanti degli ultimi decenni, un danno notevolissimo all’ambiente e alla salute di tutti, che porta ad un lento avvelenamento dell’ecosistema e che introduce sostanze tossiche nella catena alimentare.

Quella delle ecomafie è una emergenza che si sta drammaticamente acuendo negli ultimi anni e, numeri alla mano, porta Foggia con la capitanata ad un passo dal divenire: la nuova terra dei fuochi.