Puntuale come sempre il Bollettino epidemiologico della Regione Puglia, che rende noti i casi positivi da COVID-19 sul territorio alla data del 9 aprile 2021.
A seguito di 14.281 test effettuati sulla popolazione sono risultati 1.791 nuovi casi positivi:
- 625 in provincia di Bari;
- 327 in provincia di Taranto;
- 296 in provincia di Foggia;
- 177 in provincia di Brindisi;
- 176 in provincia di Lecce;
- 176 nella provincia BAT.
Cinque i contagi dei residenti fuori regione e 9 quelli riclassificati e attribuiti a provincia di residenza non nota.
Rispetto alla settimana precedente il tasso di positività in Puglia è sceso al 12,5% (dal 14,6%), segno che le misure fortemente restrittive adottate dalla Regione stanno dando i primi risultati. Quasi raddoppiano, invece, i decessi di pazienti positivi a SARS-CoV-2, passati da 25 a 48, così distribuiti sul territorio provinciale:
- 23 su Bari;
- 9 su Lecce;
- 8 su Taranto;
- 3 su Foggia (-4 rispetto al 2 aprile scorso);
- 3 su Brindisi;
- 1 su BAT;
- 1 residente fuori regione.
Dall’inizio dell’emergenza pandemica – fa sapere il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, – i contagiati da Coronavirus in Puglia sono pari a 207.367, così ripartiti sul territorio:
La provincia di Foggia, pur avendo, in termini assoluti, meno della metà dei contagiati di quella di Bari, si colloca al di sotto di soli quattro decimi di punto percentuale in rapporto alla popolazione residente.
Questa, in sintesi, la fotografia dei pazienti Covid-19 ricoverati nei Reparti e presso la Medicina d’urgenza – OBI COVID del Policlinico Riuniti di Foggia.
Sono 189 in tutto i pazienti ricoverati in reparto, come la settimana precedente. Rimane alto il dato di coloro che sono ospitati sia in Pneumologia che in Rianimazione, rispettivamente 39 e 28 – questo quanto dichiara la Dott.ssa Angela Maria Fiore, Responsabile dell’Ufficio Stampa della Struttura ospedaliera di Foggia. L’età media dei ricoverati continua ad abbassarsi: 65 anni (era 67 soltanto una settimana fa). Di questi il 64% è rappresentato da uomini e il 36% da donne.