Foggia-Monopoli rinviata a data da destinarsi. Occhio al Regolamento Covid!

Sembrava che la questione Covid non ci dovesse toccare, sembrava che noi foggiani ce la fossimo “scappottata” … macché, anche al Calcio Foggia il virus ha fatto la sua apparizione obbligando la squadra a saltare prima la trasferta a Palermo e poi la prossima partita interna contro il Monopoli.

È giunto nel tardo pomeriggio di ieri il comunicato della Lega Pro che ufficializza il rinvio a data da destinarsi di Foggia-Monopoli, gara valevole per la 34^ giornata di Serie C. A richiederlo sorprendentemente non è stato il Foggia ma la società biancoverde, alle prese con un focolaio Covid, cui ha fatto seguito la Lega Pro in questi termini:

“La Lega Italiana Calcio Professionistico, preso atto dell’istanza documentale presentata in data 30.03.2021 dalla società Monopoli e della comunicazione del Dipartimento di Prevenzione – ASL BA pervenuta in data 30.03.2021, nella quale si evidenzia la presenza di un focolaio epidemico in evoluzione all’interno della stessa Società Sportiva, dispone che la gara Foggia-Monopoli, in programma sabato 3 aprile 2021, Stadio Pino Zaccheria, Foggia, venga rinviata a data da destinarsi“.

L’ennesimo rinvio, che sembra andare in barba alle leggi e ai regolamenti e che contribuisce a creare una grande confusione. Non si era forse detto che il rinvio potesse essere soltanto uno? Come mai allora la Casertana a suo tempo è stata costretta a scendere in campo in 9 contro la Viterbese e ad alzare bandiera bianca?

Nel marasma generale urge, quindi, fare subito chiarezza sulle regole che disciplinano le gare in presenza di casi di Covid-19.

Con il Comunicato n. 54/l del 6 ottobre 2020, a firma del Presidente Francesco Ghirelli, la Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega PRO) a inizio campionato ha ufficializzato il regolamento che disciplina la gestione delle partite in presenza di casi di positività al Covid-19 dei calciatori e dello staff.

Cosa prevede questo regolamento?

“La Lega Italiana Calcio Professionistico;

– considerata prioritaria l’esigenza di tutelare la salute e la sicurezza pubblica di tutti gli addetti ai lavori, calciatori, staff e arbitri;

– considerate le attuali problematiche derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19;

– considerata l’esigenza di garantire, nella stagione sportiva 2020/2021, la disputa e la conclusione di tutte le competizioni organizzate dalla Lega Italiana Calcio Professionistico nell’interesse delle società associate, dei tifosi, dei licenziatari dei diritti audiovisivi e degli sponsor;

– vista la “specificità” del calcio professionistico di Lega Pro e considerato che le società associate debbono far fronte, da un lato al puntuale adempimento delle prescrizioni sanitarie dettate dalle competenti Autorità e, dall’altro lato, a tutta l’organizzazione logistica e operativa connessa allo svolgimento dell’attività ufficiale;

– preso atto delle disposizioni di cui all’Allegato I del Regolamento della UEFA Champions League e al Regolamento UEFA Europa League, approvato dal Comitato Esecutivo dell’UEFA il 3 agosto 2020;

– fermo restando e fatto salvo quanto previsto da eventuali provvedimenti delle Autorità statali, locali e/o della Federazione Italiana Giuoco Calcio;

DELIBERA

di adottare, limitatamente alla disputa delle gare ufficiali del Campionato Serie C della corrente stagione sportiva (con esclusione quindi della fase di play off e play out), la seguente regolamentazione per disciplinare le modalità di svolgimento dell’attività ufficiale nell’ipotesi in cui venga accertata la positività al virus SARS-CoV-2 di calciatori dei club partecipanti alla predetta competizione:

1. nell’eventualità in cui uno o più calciatori della stessa squadra risulti/risultino positivo/i al virus SARS-CoV-2 a seguito dei test eseguiti entro le 48 ore antecedenti la gara, la società ha l’obbligo di far svolgere, immediatamente, al Gruppo squadra un ciclo di test mediante tampone rino-faringeo, ovvero a mezzo diverso accertamento effettuato in conformità al protocollo sanitario di volta in volta vigente.

1.1. Qualora i casi di positività al virus siano riscontrati nei calciatori della società ospitante, in attesa di conoscere l’esito del predetto immediato ciclo di test/accertamenti, che comunque dovrà pervenire almeno quattro ore prima del calcio d’inizio, il club stesso potrà richiedere alla Lega Pro il posticipo dell’orario della gara in programma.

Solamente qualora la gara sia programmata dopo le ore 20.30, la Lega potrà disporre il posticipo al giorno successivo.

1.2 Qualora i casi di positività al virus siano riscontrati nei calciatori della società ospitata, in attesa di conoscere l’esito del predetto immediato ciclo di test/accertamenti, il club stesso potrà richiedere alla Lega Pro di posticipare la gara in programma fino al giorno successivo per oggettive e comprovate problematiche di carattere logistico e organizzativo connesse alla trasferta. In proposito, si precisa che il posticipo al giorno successivo, con orario che verrà individuato dalla Lega Pro, potrà essere concesso solo a condizione che venga rispettata la calendarizzazione in essere e comunque che vengano garantiti almeno due giorni liberi prima dello svolgimento della gara successiva;

2. fermo quanto disposto dal punto 1, la gara sarà regolarmente disputata purché la società in questione, una volta ottenuti i risultati dei predetti test/accertamenti, possa schierare almeno 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere – che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2. Qualora siano disponibili meno di 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere – che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2, su istanza del club interessato, la Lega potrà autorizzare il rinvio della gara e la riprogrammazione della stessa alla prima data utile. Qualora non sia possibile, nel rispetto della calendarizzazione in essere, la riprogrammazione della gara entro il termine della stagione regolare, l’istanza di rinvio sarà rigettata e la gara verrà regolarmente disputata;

3. nel caso in cui, a seguito dell’avvenuto posticipo disposto dalla Lega Pro, la società richiedente non abbia ottenuto i risultati dei test nelle tempistiche indicate al punto 1, o decida comunque di non disputare la gara, la stessa sarà attinta dalla sanzione della perdita della gara con il punteggio di 0-3, senza l’applicazione dell’ulteriore penalizzazione di un punto in classifica, irrogata dal competente Organo di Giustizia;

4. in deroga a quanto disposto dai punti 1 e 2, qualora, in un arco temporale di cinque giorni solari consecutivi, quattro o più calciatori della rosa della prima squadra di una società dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2, la stessa potrà, una sola volta nell’arco della stagione regolare del Campionato Serie C 2020-2021, inoltrare alla Lega Pro istanza di rinvio della sola gara di campionato successivamente in programma, purché la richiesta venga formulata entro le 48 ore che ne precedono la disputa. Qualora l’istanza venga accolta, la gara verrà riprogrammata in una data stabilita, con provvedimento non sindacabile, dal Presidente della Lega Pro. Qualora non sia possibile, nel rispetto della calendarizzazione in essere, la riprogrammazione della gara entro il termine della stagione regolare, l’istanza di rinvio sarà rigettata e la gara verrà regolarmente disputata;

5. Resta inteso che le presenti disposizioni regolamentari potranno subire delle modifiche in ragione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria da COVID 19 nonché in funzione dei protocolli sanitari che saranno adottati nel corso della corrente stagione sportiva”.

Proviamo a sintetizzare e ad interpretare la norma con riferimento al Foggia.

In caso di accertata positività da Covid, anche di un solo membro della squadra, la società, entro le 48 ore antecedenti la gara, ha l’obbligo di far svolgere, immediatamente, al gruppo squadra un ciclo di test/accertamenti per valutare l’entità del contagio.

Fatto salvo il principio generale secondo cui “la gara sarà regolarmente disputata purché la società afflitta da Covid, una volta ottenuti i risultati dei predetti test, possa schierare almeno 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere – che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2”, spetta alla società la facoltà di chiedere alla Lega Pro un posticipo ovvero un rinvio della partita qualora fosse impossibilitata a scendere in campo.

Consideriamo distintamente i due casi:

1) In attesa di conoscere l’esito del predetto ciclo di test, che comunque dovrà pervenire almeno quattro ore prima del calcio d’inizio, il club potrà richiedere alla Lega Pro, come detto, il posticipo dell’orario della gara in programma.

– Solamente qualora la gara sia programmata dopo le ore 20.30, la Lega potrà disporre il posticipo al giorno successivo e concesso solo a condizione che venga rispettata la calendarizzazione in essere e comunque che vengano garantiti almeno due giorni liberi prima dello svolgimento della gara successiva.

– Nel caso in cui, a seguito del posticipo disposto dalla Lega Pro, la società richiedentenon abbia ottenuto i risultati dei test almeno quattro ore prima del calcio d’inizio, odecida comunque di non disputare la gara, la stessa sarà sanzionata con la sconfitta a tavolino per 3-0, ma senza l’applicazione dell’ulteriore penalizzazione di un punto in classifica.

2) In deroga a quanto detto, qualora, in un arco temporale di cinque giorni solari consecutivi, 4 o più calciatori della rosa della prima squadra di una società dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2, la stessa potrà, una sola volta nell’arco della stagione regolare del Campionato di Serie C 2020-2021, inoltrare alla Lega Pro istanza di rinviodella sola gara di campionato successivamente in programma, purché la richiesta venga formulata entro le 48 ore che ne precedono la disputa.

La norma non lo dice espressamente ma resta inteso che trattasi di rinvio anche qualora i calciatori della prima squadra ad essere positivi fossero più di 13 e il club facesse presente alla Lega Pro un rischio di focolaio Covid. In questo caso la partita non sarebbe disputata e la Lega potrebbe autorizzarne il rinvio e la riprogrammazione alla prima data utile.

Ops! Mi sa che si tratta proprio del nostro caso. Non lo ha fatto il Foggia, bensì il Monopoli che, data l’attuale situazione contagi, ha chiesto un nuovo rinvio perché impossibilitata a schierare almeno 13 calciatori della rosa della prima squadra, tra cui almeno un portiere.

E di certo tutti i conteggi saranno stati fatti in modo attento ed accurato da parte della società biancoverde. Nel recepire le disposizioni UEFA, infatti, il Regolamento del nostro Paese prevede che nei 13 calciatori in rosa non colpiti dal Covid-19 debbano essere considerati anche eventuali squalificati e infortunati. Come a dire che, qualora fosse stato il Foggia a richiedere il rinvio, nei 13 avrebbe dovuto includere il “Del Prete infortunato” (che in ogni caso non avrebbe giocato). E con questo si spiega anche il perché la Casertana all’epoca sia stata costretta a giocare…

Alla luce di quanto descritto e dell’interpretazione più o meno attendibile della normativa, auspichiamo che questa venga rivista a partire dal conteggio dei giocatori squalificati fino ad arrivare alla partecipazione alla gara di giocatori febbricitanti, e quindi potenziali elementi infettanti che potrebbero mettere a repentaglio la propria salute e quella dei compagni di squadra e degli avversari. E non è detto che la Lega non ci stia già pensando, in considerazione del fatto che i play off e i play out sono vicini e che l’attuale Regolamento è circoscritto “alla disputa delle gare ufficiali del Campionato Serie C della corrente stagione sportiva (con esclusione quindi della fase di play off e play out)”.