Solo tre donne al vertice in Serie C

Con la nomina del neo Presidente del Calcio Foggia 1920, diventano tre le donne che ricoprono cariche importanti in altrettanti società di calcio di Lega Pro.

Ogni girone ha la sua rappresentante femminile: Patrizia Testa alla Pro Patria, Roberta Nocelli al Matelica e Maria Assunta Pintus al Foggia.

Appena 3 su 60, ossia il 5% delle attuali società (incluso il Trapani) vedono al proprio vertice donne, accomunate dalla passione per lo sport e dalla condivisione di valori importanti per il calcio: serietà, onestà e grande determinazione.

Non solo…, tre donne che hanno rilevato le rispettive società in categorie inferiori, in qualche caso anche contribuendone alla rinascita dalle ceneri del fallimento, per portarle in C non senza grandi difficoltà, trovandosi ad affrontare anche l’emergenza pandemica.

Zero introiti per gli attuali club di calcio e, in particolare, per quelli più piccoli che non hanno alle spalle grossi imperi economico-finanziari, apporto del pubblico nullo, sostegno degli sponsor contenuto per mancanza di visibilità e ritorno in termini d’immagine, costi inalterati, anzi aumentati dall’obbligo dei tamponi per i tesserati.

Andiamo quindi a scoprire assieme chi sono queste intraprendenti signore, capaci di non far rimpiangere in alcun modo il genere maschile alla guida di una società di calcio.

Partiamo da Patrizia Testa, Presidente dell’Aurora Pro Patria 1919 che milita nel Girone A di Lega Pro. Arriva a Busto Arsizio nel 2016 in D, vince il campionato l’anno successivo e porta la società in C nel 2018-19 consentendole di festeggiare il Centenario con grande onore: da neo promossa, la Pro Patria riesce addirittura a conquistare il 6° posto in classifica. Da quel momento sempre grandi successi fino ai giorni nostri con la squadra che occupa attualmente la 6a posizione in classifica, 49 punti e concrete possibilità di ambire ai playoff.

Il tutto grazie alle doti manageriali del Presidente, abile nello scegliere collaboratori validi in grado di consigliarla nel modo migliore. Ingaggi ridotti e budget contenuto a disposizione del Direttore sportivo che, con grande professionalità e competenza, è riuscito comunque a costruire una signora squadra, capace di competere anche con le concorrenti del girone che hanno potuto spendere molto di più.

Sarà stato per questo che a gennaio il Presidente Testa è entrato a far parte del Consiglio Direttivo di Lega Pro, guidato da Francesco Ghirelli, con il quale condivide il principio secondo cui “formare e valorizzare i ragazzi della Serie C è fondamentale anche per le squadre di categoria superiore”.

E non è un caso che venga definita “mamma della Pro Patria”, da sempre sostenitrice dei giovani, convinta com’è che lo sport aiuti a tenere i ragazzi lontani dai pericoli e dalle continue distrazioni.

Nel girone B di Lega Pro milita lasocietà marchigiana S.S. Matelica Calcio 1921 il cuiDirettore generale ed esponente di punta è Roberta Nocelli. Conduce la squadra del Presidente Canil dalla Prima Categoria alla conquista della Serie D, avvenuta nel 2013. Lo scorso anno il Matelica vince il proprio campionato ed ottiene la prima storica promozione in Serie C. Oggi occupa con merito l’8o posto in classifica con 42 punti e, anche in questo caso, con buone chance di giocarsi i playoff assieme alle grandi del suo girone.

E chi l’avrebbe mai detto di una società neo promossa senza alcuna esperienza pregressa tra i professionisti…

Pare che questi successi siano dovuti proprio a lei, la Nocelli. Una donna che segue la sua squadra sia in casa che in trasferta, senza passare mai inosservata per il suo temperamento e per essere – come lei stessa dichiara – “un vulcano di idee, un fiume in piena di parole, che però riesce sempre a mantenere l’autorevolezza che esige un ruolo come il suo per ottenere il consenso da parte di tutti i soci”.

Anche il Matelica si è trovato ad affrontare i problemi legati alla pandemia e ai mancati introiti e lo ha fatto con competenza e lungimiranza, cercando di puntare su una migliore gestione della società, sia dal punto di vista organizzativo che tecnico, nonché sulla valorizzazione del settore giovanile.

L’essersi affidati da un lato ad un pool esperto di avvocati e commercialisti con spiccate doti manageriali, dall’altro ad un Mister e un DS che hanno condiviso da subito il progetto cercando giovani capaci e desiderosi di far bene, ha fatto anche in questo caso la differenza, seppure in una piccola realtà calcistica come quella del Matelica.

Resta ancora una sfida da vincere: dotarsi di uno stadio a norma per la categoria. L’attuale impianto di calcio, nonostante sia stato rimesso su con la posa in opera del sintetico, manca ancora dei requisiti base per la terza serie nazionale. Attualmente il Matelica gioca all’Helvia Recina, stadio storico della Maceratese, ma siamo certi che il Presidente in pectore Nocelli saprà vincere anche questa partita.

Ed eccoci a Maria Assunta Pintus, neo Presidente del Calcio Foggia 1920. È trascorsa poco più di una settimana da quando ha trovato l’accordo con l’uscente Roberto Felleca dopo un anno difficile, fatto di dissidi e lotte interne tra i due soci di maggioranza, che l’hanno portata finalmente ad assumere il controllo dell’80% della società.

Di lei si sa che ha conseguito due lauree, una in Scienze politiche e l’altra in Economia aziendale, nonché un Master per la Direzione di strutture socio-sanitarie, campo in cui opera con grande successo dai primi anni ’90.

Un marito e due figli: il maggiore, Alberto, specializzato in Medicina legale, e poi Edoardo che sin dall’inizio l’ha affiancata nel Calcio Foggia. Anzi, pare che proprio quest’ultimo, fresco di laurea in Economia e Marketing, conseguita all’estero, abbia convinto la mamma a lanciarsi inizialmente nel progetto, non solo per diversificare gli investimenti ma anche per poter crescere professionalmente al fianco del più esperto, calcisticamente parlando, Roberto Felleca.

La Pintus vive di famiglia e lavoro, è al tempo stesso donna, mamma e imprenditrice riuscendo a trovare il giusto equilibrio all’interno della sua vita.

Entrata nel progetto Foggia a luglio 2019, in principio ha deciso di avere un ruolo più defilato all’interno della Corporate: dedita al sociale in quanto innamorata – come ama ripetere – della piazza e pronta a svolgere mansioni di carattere più organizzativo attraverso il controllo di gestione della società, lasciando agli uomini ruoli più squisitamente tecnici in tema calcistico.

Mai una parola fuori posto in pubblico, sempre pacata negli interventi, ha messo in campo determinazione, sagacia e un pizzico di incoscienza che le hanno consentito di assumere il controllo della società, convinta sin dall’inizio di dover dare un’impronta duratura al progetto, a prescindere dagli uomini e dalle donne che lo avrebbero portato avanti.

Davanti a sé una base solida da cui partire: il Foggia, nato con l’intento di salvarsi, forte dei 40 punti sorprendentemente conquistati finora, staziona nelle zone alte della classifica assieme alle grandi del girone, costruite per vincere il campionato.

Quel che sarà non è dato saperlo. Il futuro è tutto da creare nel rispetto delle regole e di quei valori etici che devono permeare la società fino allo spogliatoio.

Il suo obiettivo? Portare avanti il campionato nel migliore dei modi in quanto finalmente ne ha la facoltà, l’onore e l’onere.

Un augurio di cuore a queste tre splendide donne. Che la loro determinazione sia d’esempio per tutti, in un mondo, quello del calcio e non solo, fatto troppo spesso di soli uomini…